TALK AND FILM PROJECTION PolicingProtest: Breathing Tear Gas during a Pandemic
Relatori: Shourideh C. Molavi, Leoluca Orlando, Driant Zeneli 9-10-11 Dicembre
9 dicembre | 17:00
a seguire ore 18:00
Proiezione TRIPLE-CHASER
film di Forensic Architecture2019 (10:35)
ITALIANO
Per molte persone, i gas lacrimogeni sono la loro prima interazione con la violenza di Stato. Una pratica comune di polizia contro i civili in tutto il mondo, i gas lacrimogeni sono stati usati ripetutamente contro i manifestanti. Mentre le sostanze chimiche tossiche come i gas lacrimogeni sono vietate in guerra, il loro uso nelle forze dell’ordine è comunque consentito, trattando i manifestanti civili e le comunità razziate come insetti e con l’intenzione di produrre una rapida irritazione sensoriale o un effetto fisico disabilitante. Nel contesto di una pandemia globale, l’uso dei gas lacrimogeni è sempre più contestato in tutto il mondo in quanto aggrava la diffusione del virus, indicando così l’intersezione tra violenza di stato, polizia razziale e salute globale.
Forensic Architecture è un gruppo di ricerca interdisciplinare che si occupa di indagini spaziali e mediatiche su casi di violenza di stato e aziendale, violazioni dei diritti umani e distruzione ambientale. Presentando la loro indagine sull’uso e la portata di un particolare tipo di gas lacrimogeno prodotto dal Gruppo Safariland, chiamato Triple Chaser, il talk indica i metodi della nostra indagine. Collegando l’uso di questo gas lacrimogeno contro i manifestanti civili di tutto il mondo alle attuali condizioni della crisi sanitaria globale, questo intervento delinea anche il diagramma delle relazioni che costituiscono il contenuto della loro indagine sul Triple Chaser, che comprende le comunità che vivono la violenza, la solidarietà e i gruppi per i diritti umani, e i professionisti vicini e lontani.
ENGLISH For many people, tear gas is their first interaction with state violence. A common practice of policing against civilians around the world, tear gas has been used repeatedly against protesters. While toxic chemicals like tear gas are banned in warfare, their use in law enforcement is however permitted, treating civilian protesters and racialized communities like insects and with the intention to produce a rapid sensory irritation or disabling physical effect. In the context of a global pandemic, the use of tear gas is increasingly challenged world wide as aggravating the spread of the virus, thereby pointing to the intersection between state violence, racialized policing and global health.
Forensic Architecture is an interdisciplinary research group that undertakes spatial and media investigations into cases of state and corporate violence, human rights violations and environmental destruction. Presenting their investigation into the use and reach of a particular type of tear gas produced by the Safariland Group, called Triple Chaser, this talk points to the methods of our investigation. Linking the use of this tear gas against civilian protesters around the world to the present conditions of the global health crisis, this talk also outlines the diagram of relations that make up the content of their investigation into Triple Chaser, which includes the communities that experience violence, solidarity and human rights groups, and practitioners proximate and remote.
Biografie dei relatori:
Shourideh C. Molavi ha lavorato in Medio Oriente per quasi due decenni come collaboratrice sul campo, ricercatrice legale e istruttrice, studiando il rapporto tra legge, violenza e potere dello Stato. È ricercatrice leader israelo-palestinese per Forensic Architecture e docente di Critical Urbanisms all’Università di Basilea, in Svizzera.
Driant Zeneli (1983, Shkoder, Albania), vive tra Milano e Tirana. Nel 2019 e nel 2011 harappresentato il Padiglione Albanese alla 58a e 54a Esposizione Internazionale d’Arte – Biennale di Venezia. Nel 2017 ha vinto il Premio MOROSO e nel 2009 il Premio Giovane Artista Europeo Trieste Contemporanea. Nel 2008 ha vinto il Premio Internazionale d’Arte Contemporanea Onufri, Tirana. È stato direttore artistico di Mediterranea 18, la Biennale Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo, che si è svolta per la prima volta nel 2017 tra Tirana e Durazzo. È co-fondatore di HarabelContemporary Art Platform, Tirana.
Shourideh C. Molavi has worked in the Middle East for almost two decades as a fieldworker, legal researcher and instructor, looking at the relationship between law, violence and state power. She is the Lead Israel-Palestine Researcher for Forensic Architecture and Senior Lecturer in Critical Urbanisms at the University of Basel.
Driant Zeneli (1983, Shkoder, Albania), lives between Milan and Tirana. In 2019 and 2011 he represented Albanian Pavilion at the 58th and 54th International Art Exhibition – Venice Biennale. In 2017 he won the MOROSO Prize and in 2009 the Young European Artist Award Trieste Contemporanea. In 2008 he won the Onufri International Contemporary Art Prize, Tirana. He was the artistic director of Mediterranea 18, the Young Artists Biennale from Europe and Mediterranean, taking place for the first time in 2017 between Tirana and Durres. He is co-founder of Harabel Contemporary Art Platform, Tirana.
