MeNO, Memorie e Nuove Opere, su affidamento dell’Ecua, Empedocle Consorzio Universitario di Agrigento, organizza il corso di alta formazione Scenografia e Drammaturgia dello Spazio.

La direzione scientifica del progetto è affidata ad Andrea Cusumano, che è stato Professore Associato di scenografia al Central Saint Martins College ed al Goldmiths College di Londra, mentre il coordinamento didattico è affidato alla Prof.ssa Barbara Spallitta, Architetto e docente di storia dell’arte.

Destinatari.

Il corso è rivolto a n. 20 laureati e studenti dei corsi di laurea delle Accademie di Belle Arti e dell’Università; è completamente gratuito e non prevede alcuna indennità a favore degli ammessi.

Contenuti.

La scenografia è la disciplina che studia ed applica le conoscenze dell’arte scenica. 

Lo spazio scenico è una componente fondamentale dell’arte teatrale e della dimensione performativa e drammaturgica in genere. 

Il corso analizza l’arte scenica a partire dalle sue componenti più tradizionali e codificate e stimola un approccio critico e autoriale sul concetto stesso di scenografia. 

Organizzazione e metodologia.

L’attivita’ si articola in  lezioni di storia e teoria della scenografia, corsi pratici con esercitazioni, tutoraggi, peer learning, visite in studio di scenografi e approfondimento di casi studio. 

Per motivi legati alle norme di sicurezza in merito alla pandemia tutte le lezioni sono tenute online ad eccezione delle visite agli studi scenografici che potranno eventualmente essere realizzate in sottogruppi e solo se le condizioni sanitarie lo consentiranno. 

Il programma.

Il programma è così articolato: 

Modulo 1. Lettura del testo drammaturgico, a cura della prof.ssa Valentina Console

Modulo 2. Metodologia di ricerca, a cura della prof.ssa Valentina Console

Modulo 3. Model Making, a cura del prof. Simon Basketter

Modulo 4. Mood boards, a cura del prof. Simon Basketter

Modulo 5. Approccio storico e interpretativo al costume teatrale, a cura della prof.ssa Dora Argento

Modulo 6. Disegni in scala ed esecutivi, a cura del prof. Massimo Savoia

Modulo 7. Allestimento e Narrative Enviroment, a cura del prof. Pietro Airoldi

Modulo 8. The potent object, a cura della prof.ssa Alexa Reid

Modulo 9. Scenografia e Drammaturgia dello Spazio, a cura della prof.ssa Virna Paolocà

Modulo 10. Scenografia e Drammaturgia dello Spazio, a cura del prof. Andrea Cusumano

Visite: In studio con lo scenografo

Nathalie Harb “Safe and Sound: the City as a Stage”

Deepan Sivaraman “Materiality of Space in Theatre”

Simone Valsecchi “Scenografia e Drammaturgia del costume”

Luca Pintacuda “Multimedia experience design”

LECTIO MAGISTRALIS 

Harvey Grossman “Gordon Craig and the theatre of the future”

Durata del corso: 260 ore di lezioni on line e attività in auto-apprendimento; 40 ore di stage.

Dal 15 marzo al 30 giugno.

I DOCENTI

PIETRO AIROLDI

Pietro Airoldi è Architetto e PhD in Design, Arti figurative e applicate. Ha studiato alla Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo e all’Escuela Tecnica Superior di Arquitectura di Madrid. 

 

Nel 2009 ha fondato Studio Pietro Airoldi con sede a Palermo che si occupa di progetti di Architettura, Interni e Allestimenti. Sviluppa progetti di ricerca indipendenti e svolge attività di consulenza per aziende e istituzioni internazionali, tra cui United Nations Environment Programme, Fondazione Manifesta e Fondazione Maxxi.

 

Attualmente insegna Progettazione di Allestimenti all’Accademia di Belle Arti di Palermo e all’accademia Abadir di Catania.

DORA ARGENTO

Siciliana. Laureata in Architettura nella facoltà di Palermo inizia la sua esperienza teatrale a Roma, con grandi Maestri quali Uberto Bertacca, Giulia Mafai, Vera Marzot, Roberto Francia. Ha al suo attivo la firma di oltre 130 spettacoli tra prosa, lirica, danza e cinema, spaziando dal repertorio classico al teatro di ricerca e performativo. 

Firma il suo primo allestimento (Parenti Terribili di Cocteau) per la regia di Giancarlo Sepe al Teatro La Comunità di Roma. Seguiranno anni in cui si occupa principalmente di Prosa affrontando testi classici e contemporanei per le Regie di Roberto Guicciardini, Vincenzo Pirrotta, Ludwing Flaszen, Randisi e Vetrano, Giovanni Anfuso, Giancarlo Zanetti, Geppy Gleijeses, Giampiero Borgia, Claudio Di Palma. 

Nel 2003/2004 copre il ruolo di Responsabile Artistico all’allestimento Costumi per il Teatro Stabile di Palermo. 

Allestisce i costumi di L’uomo, la Bestia e la Virtù di Pirandello per la regia di Paolo Emilio Landi al Teatro Russo di Riga in Lettonia, spettacolo rimasto in cartellone per anni.
Con Francesco Randazzo drammaturgo e regista inizia una lunga collaborazione che la porterà a collaborare prima con il Teatro Nazionale di Rijeka in Croazia, poi con Petar Selem (già Condirettore del Teatro d’Europa insieme a Giorgio Strehler) con cui progetterà allestimenti lirici al di fuori della tradizione (Carmen, Manon Lescaut, Luisa Miller, Evgenij Onegin, Werther, Macbeth) nei Teatri Nazionali di Zagabria, Spalato, Osijek. 

E’ Art Director nei Film La Terramadre di Nello La Marca che sarà selezionato alla Berlinale 2008 nella sezione Forum e del docufilm Con gli occhi di un altro di Antonio Addamo (premio della Critica al Milano Film Festival).
Costumista in vari cortometraggi tra cui il docufilm La corsa dell’Ora di Antonio Bellia vincitore del Nastro d’argento 2018. 

Ancora lirica, per le regie di Renzo Giacchieri, Ezio Donato e Giuseppe di Pasquale, al Bellini di Catania con Tosca, Traviata, Capuleti e Montecchi, Stiffelio. 

Continua la sua carriera esplorando linguaggi contemporanei con nuove collaborazioni: Armando Pugliese, Roberta Torre, Ricci-Forte, Giuliano Scarpinato, Simone Audemars… allestendo per i Teatri Stabili di Palermo e Catania, Festival di Benevento, Teatro Mercadante di Napoli, Orestiadi di Gibellina, Festival di Asti, Teatro Antico di Segesta, Teatro Antico di Taormina, Festival Duni di Musica Sacra a Matera, Teatri di Vetro…
Dal 2010 allestisce tutti gli spettacoli e le performance della coreografa Giovanna Velardi (Alice’s room, Demetra Core, Flexing heart, I broken the ice and saw the eclipse…) 

SIMON BASKETTER

Formatosi come scenografo e designer alla Central School of Art and Design, Simon ha lavorato per il Royal National Theatre, Vienna State Opera, Glyndebourne, Houston Opera e molti altri. Con l’abilità e l’esperienza di grandi produzioni internazionali è passato dalla performance dal vivo a quella registrata negli anni ’80, lavorando a produzioni televisive e cinematografiche.

La sua esperienza comprende pubblicità,

teatro aziendale, branding, comunicazione e mostre, con una lista di clienti diversi che include HSBC, Ford, Barclays, EMI e BA. Si è spostato nella consulenza di design aziendale come direttore creativo nel 1995-6, aggiungendo al suo portfolio di design la formazione del personale e gli ambienti d’ufficio, le mostre nei musei, i centri di esperienza e le strutture di intrattenimento.

Nel corso degli anni è stato responsabile di ogni aspetto del design, dal semplice stile alla concettualizzazione, pianificazione e consegna di interni completi per clienti nel Regno Unito, Europa, Stati Uniti ed Estremo Oriente.

Ha assunto il titolo di Performance Environment Designer come migliore spiegazione di ciò che fa. Ovunque ci si aspetti che il pubblico interagisca con artisti, team di vendita, educatori o interattivi, è lì che le sue abilità possono essere impiegate. Se si vuole che le persone comprendano e godano di un’esperienza, è necessario un ambiente progettato per fornire una performance ottimale; è necessario che ogni sfaccettatura sia studiata ed emotivamente mirata. La filosofia di design di Simon, “Designed to work as well as it looks”, assicura che ogni oggetto, ambiente ed esperienza migliori la vita delle persone che lo usino, senza che siano necessariamente consapevoli di trovarsi in un ambiente progettato.

Nel 2015 Simon si è imbarcato in una nuova impresa creando giochi di evasione storica immersivi e guidati dalla narrazione. Spazi in cui i giocatori creano la propria narrazione, costruita su una struttura storica accurata, immergendo i giocatori in ambienti totalmente interattivi che rispondono alla storia emergente e alle esigenze dei singoli membri del pubblico. Questo è culminato nel 2019 quando lui e i suoi soci hanno progettato e installato il primo gioco immersivo nella Galleria della Regina a Buckingham Palace.

Simon è stato visiting lecturer per l’Università per le Arti di Londra, la Royal Central School of Speech and Drama e il London College of Fashion per oltre 30 anni. È socio e direttore creativo in una società di consulenza di design con clienti tra cui The National Trust, Land Securities e Wimbledon.

VALENTINA CONSOLE

Scenografa, costumista e docente di Scenografia presso l’Accademia di belle Arti di Palermo. 

Nel 1985 ha intrapreso l’attività lavorativa nel teatro come scenografa-costumista, iniziando a collaborare con l’I.N.D.A., prima a Segesta e poi a Siracusa.

Ha lavorato tra gli altri con i registi Giancarlo Sammartano, Melo Freni, Grazia Scuccimarra, Alessandro Quasimodo, Giovanni Mazzara, Gigi Borruso.

Dal 2009 al 2013 insieme con Giovanni Mazzara e Fabrizio Lupo crea e cura la rassegna Musicaingioco presso il Teatro Politeama di Palermo con la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, ciclo di spettacoli musicali dedicati all’infanzia di cui si occupa della messainscena, oltre che di scenografia e costumi, realizzandoli con il laboratorio dei ragazzi dell’Accademia

Dal 2016 ha iniziato per l’Accademia un progetto di ricerca sull’arte sociale sviluppando il progetto DanisinniLab, frutto dell’incontro di visioni con Enzo Patti ed Angela La Ciura. Da oltre trent’anni si occupa inoltre di grafica e comunicazione visiva in qualità di art director consulente per Console Design.

ANDREA CUSUMANO

Andrea Cusumano è un artista, accademico e curatore di nazionalità italiana e britannica. 

Ha insegnato teatro e scenografia al Central Saint Martins, al Goldsmiths ed al Rose Bruford college di Londra. È stato assessore alla Cultura della città di Palermo durante Manifesta 12 e Capitale Italiana della Cultura. 

È l’ideatore ed il Direttore Artistico di BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo, Direttore Artistico di Letterature Festival Internazionale a Roma ed è il responsabile per la Sicilia della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale. 

È membro fondatore di EIS- European Initiave of Scenography, ed è attualmente membro del Cultural Advisory Board del British Council, membro del Board of Directors di Manifesta 14, e membro del CdA della Fondazione Orestiadi. 

NATHALIE HARB

Nathalie Harb è un’artista e designer multidisciplinare. Crea interventi pubblici, installazioni e scenografie che mettono in discussione le nozioni di casa, rifugio e agenzia, proponendo un uso alternativo del nostro habitat quotidiano.

Harb ha fondato il Nathalie Harb Studio nel 2009, riunendo professionisti delle arti, del design e dell’architettura con i quali sviluppa progetti che vanno dagli interventi urbani al cinema, dal teatro agli interni, dalle mostre agli eventi. Il suo lavoro è stato installato ed esposto in città di tutto il Medio Oriente, Asia ed Europa, finanziato da importanti istituzioni tra cui il Goethe Institute, l’Unesco, l’American University Beirut’s Neighborhood Initiative, la London Design Biennale, il British Council, il Comune di Beirut e il Ministero della Cultura del Libano.

Recentemente si è concentrata su due progetti: The Silent Room e Urban Hives, interventi urbani che rispondono a un bisogno di spazio comunitario all’interno di un paesaggio urbano sempre più spersonalizzato. The Silent Room è stato finora installato a Beirut e a Londra. Urban Hives porta spazi verdi nella giungla di cemento dei parcheggi cittadini. Strutture modulari a basso costo sono erette sopra i parcheggi all’aperto, creando piattaforme accessibili a tutti come spazio per la coltivazione di cibo e giardini. 

Laureatasi con un MA in Cinema e Pratiche Audio-Visuali all’ALBA di Beirut nel 2000 e un MA in Design Performance and Practice alla Central St Martins nel 2004, Harb continua a insegnare e a tenere conferenze in tutto il mondo insieme al suo studio. Vive e lavora tra Parigi e Beirut

VIRNA PAOLOCÀ

Laureata in Lettere moderne e in Scenografia Arti Visive e Discipline dello Spettacolo. Attualmente docente di Scenotecnica, Storia e teoria della Scenografia, Storia dello Spettacolo e Teatro di Figura presso l’Accademia di Belle Arti Michelangelo di Agrigento. Già socia fondatrice, coordinatrice generale e docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo, del MAST (Musical Actor School Theater) di Roma. Ha ricoperto il ruolo di aiuto regista nella messinscena di vari spettacoli. È stata socia fondatrice, direttore organizzativo e docente di Storia del musical, del LIM (Laboratorio Ials Musical) di Roma. Ha collaborato con la “Casa del Musical” di Marco Savatteri in qualità di docente di Storia del teatro e dello spettacolo.

LUCA PINTACUDA

Ha studiato Architettura presso Università degli Studi di Palermo. Socio fondatore e Creative Director presso Odd Agency.

ALEXA REID

Alexa Reid è un’artista interdisciplinare che realizza lavori ai margini tra teatro, Live Art/Performance e installazioni. È affascinata da archivi e collezioni, archeologia, mitologia, fiabe, processi rituali, sciamanesimo, il corpo e le intersezioni tra scienza/medicina e scienze umane. Il suo lavoro è caratterizzato da ambienti site specific, oggetti totemici trovati e realizzati, costumi performativi e materiali grezzi, all’interno di ambienti performativi immersivi.

Alexa ha sviluppato opere performative in tutto il Regno Unito e a livello internazionale e ha collaborato con pionieri del teatro. Lavori recenti l’hanno portata alla National Portrait Gallery di Washington, al Museo Horniman e alla Whitechapel Gallery di Londra, alla Crikoteca di Cracovia, al Teatro Garibaldi di Palermo, a una ex miniera di sale di Salisburgo, a una chiesa sconsacrata di Napoli, a un castello medievale di Wuppertal e a un’abbazia agostiniana di Inchcolm Island, nel Firth of Forth. 

Alexa ha lavorato come visiting-practitioner/lecturer presso una serie di importanti istituzioni artistiche tra cui Central Saint Martins, Brunel University, Rose Bruford College e l’Università di Guelph, Canada. Alexa ha una cattedra al Goldsmiths College, Università di Londra, dove lavora dal 2012.

Alexa si è formata alla Oxford School of Drama, al Goldsmiths College dell’Università di Londra e al Central Saint Martin’s College of Art and Design. Alexa ha recentemente intrapreso una formazione in Reiki.

MASSIMO SAVOIA

Nato a Catania nel 1975, ancora studente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, inizia a lavorare presso la Premiata Fonderia Caruso & Medulla, laboratorio di Catania sede anche della PERONI Sud, filiale meridionale della nota azienda di Gallarate leader nella produzione di materiali e tessuti per lo spettacolo. 

Dal 1998 al 2004 ha lavorato alla realizzazione delle passerelle per le sfilate di Marella Ferrera a “Milano fashion week”, delle scenografie di Francesco Frigeri per il set di “Perduto amor” di Franco Battiato e della “Piovra 10” di Luciano Ricceri, agli allestimenti di musei, mostre, in tutta Italia, nonché alla realizzazione e al montaggio del padiglione commissionato dal Presidente dalla Provincia di Catania in occasione del bicentenario della nascita di Vincenzo Bellini, posto nella sede del Parlamento Europeo di Strasburgo. 

Dopo una parentesi nella Lirica nel 2005, come costruttore, entra a far parte della SUPEROTTO scarl, cooperativa di servizi per lo spettacolo, con la quale lavora come realizzatore in diverse produzioni cinematografiche e televisive: “Il sole nero” regia di Krzysztof Zanussi e scenografie di Alfonso Rastelli; “L’uomo di vetro” regia di Stefano Incerti, scenografie di Renato Lori – Mauro Passi e “I Vicere” regia di Roberto Faenza, scenografie di Francesco Frigeri. 

Nel 2008 fonda la Karromatto allestimenti di Catania.
Tra le tante commesse lo spot pubblicitario D&G, girato a Noto, con la regia di G. Tornatore e per il quale lavora con Maurizio Sabatini (La migliore offerta), la realizzazione delle scenografie e l’allestimento per Google in occasione del “Google Camp”, evento estivo internazionale svoltosi nella Valle dei Templi di Agrigento nel 2015/2016/2017; la collaborazione con David Larible (il più famoso clown in attività) per lo spettacolo “Ridi pagliaccio”, la progettazione e la realizzazione della scenografia di “Salomè” con regia scene e costumi di Pier Luigi Pizzi per il Teatro Massimo V. Bellini di Catania. Nel 2018 ha curato l’allestimento della mostra di arte contemporanea dell’artista Gian Maria Tosatti “Il mio cuore è vuoto come uno specchio – episodio di Catania” ospitata all’interno del Palazzo Biscari, inserita nella programmazione ufficiale di Manifesta 12 – Palermo.
Dal 2014 è referente in Sicilia di DECIMA Italia (oggi DECIMA 1948), azienda leader nel settore della meccanica teatrale e dell’arredo sala. È componente della commissione tecnica del Carnevale di Misterbianco (CT). 

DEEPAN SIVARAMAN

Deepan Sivaraman è un regista teatrale, scenografo, drammaturgo ed educatore che vive a Delhi. Si è laureato in scenografia al Central Saint Martin’s College of Art in Design. Il suo dottorato di ricerca basato sulla pratica “Identità spaziali e linguaggio visivo nel teatro indiano” del Wimbledon College of Art di Londra esplora la possibilità di un linguaggio visivo interattivo, alternativo al dramma basato sulle parole. Attualmente Deepan è professore e preside della Scuola di Cultura ed Espressioni Creative, Ambedkar University Delhi.

È il direttore artistico fondatore della Oxygen Theatre Company con sede in Kerala e del Performance Studies Collective con sede a Delhi. Negli ultimi 20 anni ha progettato e diretto più di 70 produzioni teatrali per varie compagnie e istituzioni accademiche in India e in Europa. Alcuni dei suoi notevoli lavori sono stati rappresentati in festival come Avignone, Alameda, Edimburgo, ULICA Cracovia, Wuhan Shanghai, Prithvi, ITFOK, META e Bharat Rang Mahotsav. Le opere di Deepan hanno rappresentato la scenografia indiana alla Quadriennale di Praga nel 2011 ed è stato direttore artistico del Festival Internazionale del Teatro del Kerala nel 2013. I suoi lavori degni di nota sono Khasakkinte Ithihasam, Spinal Cord, Peer Gynt, Dark Things, The Cabinet of Dr Caligari, Nationalism Project e Ubu Roi. La recente pubblicazione 21st Century Performance Reader di Routledge discute il lavoro di Sivaraman come uno dei principali operatori teatrali di questo secolo che ha dato un contributo sostanziale al linguaggio teatrale.

SIMONE VALSECCHI

Ricercatore e Visual Artist, nato nel 1973, si è diplomato in scenografia all’Accademia di Brera di Milano. Lavora nel mondo della moda con Gianfranco Ferrè, Jean Paul Gaultier, Reporter e Convivio. Entra in teatro come costumista al Piccolo Teatro di Milano per numerose produzioni e film indipendenti con i registi Luca Ronconi e Peter Greenaway. Simone Valsecchi è anche un collezionista vintage con abiti di qualità museale, che partono dal VII secolo fino ad oggi. È stato il curatore del museo di moda al “museomillemiglia” e prestatore al museo Fortuny per la mostra Diana Vreeland after Diana Vreeland. Allo stesso tempo lavora ancora come stylist e art director per la moda, shooting, passerelle, fitting e pubblicità. Alcuni lavori per il teatro e la moda sono raccolti nei seguenti libri: “STORIA DEL COSTUME” Paola Bignami-Carocci Editore “LUCA RONCONI PROGETTO DOMANI” C.M.Giammarini-Ubulibri Editore “PETER GREENEWAY PEOPLING THE PALACES” Volumina-Editore “MICHAEL NYMAN SUBLIME” Volumina-Editore “DIANA VREELAND AFTER DIANA VREELAND” J. Clark M.L. Frisa Marsilio-Editore “MUSTAFA SABBAGH MEMORIE LIQUIDE” Ferrara Arte-Editore “SCHÖN! All’avanguardia della moda” “JEAN PAUL GAULTIER Grand Palais Paris”, (catalogo dell’esposizione Montreal Museum of Fine Arts)

All’interno del corso si svolgerà una lectio magistralis di Harvey Grossmann su “Gordon Craig and the theatre of the future

Harvey Grossmann è un regista teatrale che ha scoperto Gordon Craig all’età di 14 anni nella sua nativa New York. Vide un disegno di Craig in un libro di storia del teatro e decise: “Questo è il mio maestro”. Sventolando la bandiera di Craig in mezzo a neo-Stanislavski-ites alla High School of Performing Arts di New York, Grossmann fu felice a 17 anni quando la rivista Chrysalis di Boston gli chiese di scrivere un articolo su “Gordon Craig and the Actor”. Questo gli diede un pretesto per scrivere a Craig. La loro corrispondenza dura dieci anni. (Molte delle lettere di Craig sono ora negli archivi del Theatre Museum di Londra). L’articolo è stato recentemente scoperto da Patrick de Boeuf, responsabile della Collezione Craig alla Biblioteca Nazionale di Francia. Il signor De Boeuf cita la comprensione di Grossmann della “Uber-marionetta” di Craig come unica per essere la sola con cui Craig non era in disaccordo. Ancora diciottenne, Grossmann raggiunse Craig (che aveva 80 anni) a Vence, in Francia, e divenne allievo-assistente “non ufficiale” del suo maestro. Su consiglio di Craig continuò a studiare mimo con Etienne Decroux a Parigi e a lavorare come assistente di Erwin Piscator a Goteborg, Svezia, scena anche del suo primo lavoro come regista.

Insegnante di mimo in Israele, regista off-Broadway a New York, Grossmann trovò terreno per le sue radici Craig-iane in una compagnia itinerante del New Hampshire da lui fondata: “The Players’ Theatre of New England”, che trasponeva sul palcoscenico storie e leggende non scritte per esso, con attori che interpretavano ruoli dai molti volti – non solo quelli umani, ma quelli di tempeste, navi, alberi e bestie – interpretando anche la scena stessa in cui si muovevano, e il passaggio da una scena all’altra. Questo lavoro ha portato alla costruzione del CRUCIFORM THEATRE mobile, costruito sotto gli auspici dell’Instituut voor Scheppende Ontwikkeling, Antwerp, con una sovvenzione del Netherlands Institute for Theatre Research, Amsterdam.

Harvey Grossmann considera il suo CRUCIFORM THEATRE una diretta continuazione del lavoro di Gordon Craig. Da segnalare la produzione di Harvey Grossmann dell’Amleto secondo Craig, con gli attori di TEATR’UBI, Covilha, Portogallo, che ha girato in Portogallo e Spagna nel 2000.

Attualmente, Grossmann continua a condurre laboratori di produzione basati sul lavoro di Craig, a tenere conferenze su Craig e sul suo Cruciform Theatre per gruppi di professionisti del teatro e studenti in teatri, accademie teatrali e università negli Stati Uniti, Belgio, Francia, Inghilterra, Svezia e Portogallo.

Gli studenti

Gli studenti del corso provengono da varie città della Sicilia, si sono formati in Accademie e Università italiane in diverse discipline, da Architettura ad Arti Visive, da Scenografia a Fotografia, da Linguaggi Sperimentali a Discipline Multimediali e ben coniugano la formazione individuale di partenza agli stimoli provenienti dai docenti e dal lavoro di gruppo:

Geraldina Albegiani, Monica Andolina, Sofia Cacciatore, Dina Carlino, Sara Castrogiovanni, Francesco Catania, Emanuele Farruggia, Alessandra Gitto, Anthea Ipsale, Bernardo Quaranta, Giulio Renda, Erika Saraò, Barbara Vaccalluzzo, Christian Vassallo, Claudia Villani.