
Art Rethinks Transformation è un tavolo di confronto che vuole offrire un contributo artistico per la costruzione di visioni su questo presente e declinarle al futuro. ART si articola attraverso una piattaforma virtuale e prova ad essere un punto di connessione tra luoghi diversi ma convergenti. Come è possibile non perdere il patrimonio umano di relazioni che abbiamo faticosamente coltivato e costruito in questo momento di forti restrizioni ed obbligo di distanza? Come è possibile mantenere il tema della “presenza” fondamentale per le arti performative ed applicate e tutto il mondo di connessioni e relazioni che lo alimenta? È plausibile immaginare modelli ibridi tra presenza e connessione virtuale, tali da implementare entrambe le funzioni senza mortificarne una a discapito dell’altra? ART non intende certo dare risposte a tali domande, ma vuole porsi come luogo di sperimentazione e di esperienza, senza attendere la fine dell’emergenza. Esplorare dunque diverse modalità d’interazione e riflettere su come sperimentare nuove modalità di curatela culturale che possano facilitare scambio ed aggregazione in sicurezza.
Abbiamo dunque immaginato che Palermo possa nuovamente offrirsi come virtuale punto di snodo e di contatto tra altri luoghi urbani, luoghi di aggregazione e di socializzazione, città.
La prima immagine scelta per descrive il progetto ART è dunque una rosa dei venti, immagine del mare ed al contempo del vento. Di questa rosa Palermo è arbitrariamente il centro: al Sud Tripoli o Lagos? A Nord Spalato, o Göteborg? A Nord-Est Nizza, o Londra? a Est Marsiglia o NY? A Ovest Istanbul, Tbilisi o Samarcanda? A Sud Ovest? Beirut, Shiraz, Mumbai o Bangkok? Non esiste un centro del mondo da cui dipanare le fila di una rotta lineare. Ma si può scegliere di essere centro, e per Palermo essere centro vuol dire essere un Mediterraneo che abbraccia il mondo. Un mare di umanità e culture.


