Una performance esperienziale e interattiva sull’esperienza della Morte per il Trionfo della Vita nell’Era del Covid.
16 Performances: in quattro giornate, 4 repliche al giorno.
In una grande sala del sontuoso Palazzo Abatellis di Palermo si trova lo straordinario affresco del Trionfo della Morte. L’impatto agli occhi del visitatore è notevole per la grandezza del dipinto e per la scena in esso rappresentata. La morte irrompe d’un tratto, sopra un cavallo di ossa, distruggendo proprio un Giardino in cui coesistono le categorie dell’essere umano, categorie raffigurate per stato sociale. Una scena che senza la morte sarebbe stata quasi bucolica ed amena, ma che ora è rotta dalle frecce inesorabili di questo Deus ex machina disceso per dissolvere e non per risolvere. Questo dipinto, seppur didascalico, è tuttavia divenuto iconico, un Classico; ha un potere che va al di là del suo tempo, in quanto allegoria di una storia universale.
Ebbene, lo si afferma sarcasticamente, in questo 2020, il trionfo della Morte potrebbe esserne la copertina. Ma quando lo spettro di questa morte sarà dimenticato, ci sarà da ricostruire. Non solo l’economia, ma la stessa concezione del Mondo. Il titolo del dipinto è così teatrale e musicale che fa perdere la consapevolezza della amara verità che racconta, e proprio questa verità la si vuole invece affrontare, interrogandola con la lente critica del pensiero di artisti contemporanei e siciliani.
Da questo accostamento tra l’esperienza contemporanea della Pandemia e della rottura improvvisa di un mondo che si scopre indifeso, e dalla contemplazione di un dipinto che sembra deriderci, nasce infatti l’idea di una performance esperienziale e interattiva sull’esperienza della morte come trionfo della vita. L’arte è quel mezzo che riscatta la vita di fronte alla morte, perché la sublima.
9 performer professionisti, diretti da una squadra affiatata di artisti siciliani con esperienza comprovata nel campo degli spettacoli originali Site specific, daranno vita ad un percorso molto suggestivo tra teatro canto e danza, in uno stile grottesco, tra lo stile gotico del Quadro e l’arte contemporanea, nella sua più totale scomposizione e deformazione della realtà. Un viaggio per “pochi” spettatori alla volta, un’esperienza di 35 minuti, in cui, tra canzoni e dialoghi originali, si rifletterà sul percorso della vita e del suo capolinea, provando però l’esperienza della rinascita e sognando la possibilità dell’immortalità grazie alle armi dell’Arte.
